top of page

L’anima
della pianta

"Sole, vento, acqua, terra diventano pianta. L'olio essenziale è l'anima della pianta che interagisce con l’uomo." 

L’olio essenziale è l’anima della pianta, la componente più sottile e purificata. Esso contiene i suoi principi attivi e l’informazione energetica che la caratterizzano. È materia prima viva ed estremamente pura; interagiscee con noi, armonizza gli stati d’animo e contribuisce allo sviluppo del potenziale umano.

Ogni volta che ti immergi nel profumo di un fiore, di un bosco, di una buccia d'arancia, di un mazzetto di erbe aromatiche... il profumo che percepisci è quello dell’olio essenziale... è quello dell'anima della pianta.

L’anima della pianta. L'essenza.

Le sostanze aromatiche sono l'anima della pianta. Sono la sua essenza che è estratta attraverso un processo di distillazione per corrente di vapore o attraverso procedimenti maccanici (es. spremitura a freddo), diventando olio essenziale. In tale processo si verificano delle modificazioni chimiche.

"Quando ho iniziato a usare gli oli essenziali è stata un’esperienza rivelatoria. Quando ne ho studiato il loro agire, me ne sono innamorata e sono diventati l’essenza di Ronco Botanica”. Monica Pongelli, fondatrice di Ronco Botanica

Gli oli essenziali sono il prodotto più pregiato del mondo vegetale. Si tratta di miscele complesse di molecole odorose prodotte dalle piante. Sono sostanze aromatiche volatili che si trovano nelle piante in piccolissime quantità, concentrate nelle foglie, nei fiori, nei baccelli, nelle bacche, nella resina, nei semi, nelle sommità fiorite e nei rami, nella scorza degli agrumi e nei legni. Talvolta da una stessa pianta possono essere estratti più oli essenziali, ognuno con caratteristiche fisiche e olfattive proprie. Ad esempio, dall’albero di arancio, si ottengono 3 oli essenziali distinti: uno da foglie e rametti (Petit Grain), uno dai fiori (Neroli) e uno dalla scorza del frutto (Arancio Dolce).

 

Per ottenere 1 litro di olio essenziale sono necessari: 1'000 kg di petali di rosa (Rosa damascena), 7'000 kg di pianta fresca di melissa (Melissa officinalis), 150 kg di lavanda vera (Lavandula officinalis), 50 kg di lavanda ibrida (Lavandula hybrida).

Sostanze volatili

Gli oli essenziali sono sostanze chimiche che evaporano facilmente (volatili), si amalgamo in oli e grassi (lipofile), sono fortemente profumate (aromatiche). Sono formati da numerosi composti organici di varia natura, in prevalenza molecole terpeniche.

 

Sono il profumo della pianta; la parte più eterica.

La natura degli oli essenziali è legata all’elemento fuoco; sono sostanze infiammabili che bruciano istantaneamente al contatto con la fiamma.

 

Sebbene non siano solubili in acqua, possono essere utilizzati facilmente all’interno di qualsiasi composto grasso o oleoso, così come nel miele, nel sale o nell’alcol.

Hanno una composizione polimolecolare complessa, di cui sono ancora in gran parte sconosciute le funzioni. Ogni olio essenziale puro 100% ha in media 50-60 molecole organiche distinte e riconosciute. Questo spiega la loro multifunzionalità e la possibilità di essere utilizzati per affrontare svariate situazioni. Ad esempio, l'olio essenziale di lavanda vera (Lavandula officinalis), è un olio multiuso; costituito da più di 200 molecole, svolge un'azione lenitiva, rilassante e disarrossante, rivelandosi un sicuro ed efficace alleato nella vita di tutti i giorni.

brittney-weng-CSquI0aw_Rg-unsplash.jpeg

La magia del profumo

I profumi del mondo vegetale sono uno straordinario regalo della natura all’uomo. Attraverso di essi l’uomo può accedere all’anima della natura, per aprirsi ad essa, entrare in contatto più profondo con la propria anima e con la propria più intima e autentica natura.

 

Gli oli essenziali si formano in particolare nelle piante dotate di fiori. Il fiore espande il suo profumo all’ambiente e richiama gli insetti impollinatori. A livello del fiore la pianta sembra andare oltre la sua natura vegetale per collegarsi con il mondo degli insetti, il mondo animale. Gli oli essenziali si formano là dove la pianta va oltre se stessa, aprendosi e comunicando qualcosa all’ambiente che la circonda.

 

Le caratteristiche degli oli ne rivelano la loro natura superiore: essi non hanno legami con la sfera terrestre, nella quale la pianta penetra con le sue radici, né con l’elemento acqua che riempie di succhi le parti verdi della pianta (infatti gli oli non si miscelano con l’acqua).

Le sostanze aromatiche che si formano nel fiore hanno un elevato contenuto di idrogeno (sostanza più leggera della terra che tende a spostarsi verso l’alto). Per questo gli oli essenziali sono volatili ed evaporano facilmente, sollevandosi, sullo slancio dell’idrogeno, entrando in contatto con l’elemento aria.

L'azione del sole

Per la formazione degli oli essenziali è necessaria l’azione intensa del sole. Ecco che i fiori, anch'essi come tanti piccoli soli, irradiano il loro profumo all’esterno, donandosi a un mondo superiore. Gli antichi alchimisti parlavano di sostanze dotate di «spirito», imparentate con la realtà della luce e del calore, con l’elemento fuoco.

 

Gli oli essenziali sono come gocce di luce concentrata, in quanto l'aroma all’interno delle piante si forma con l’azione della luce e del calore del sole. Gli elementi di luce e calore vengono catturati dagli oli essenziali che racchiudono in sé la presenza vivificante di queste energie naturali che possono venire trasmesse all’uomo per tonificarlo, riscaldarlo, corrobarlo, rendendo il suo organismo più vitale e aiutandolo a mantenersi in salute.

Gli oli essenziali interagiscono con il nostro corpo in molti modi, sia da un punto di vista fisico che psichico: possono penetrare nel sistema circolatorio dopo essere stati assorbiti dalla pelle; se inalati giungono al sistema limbico attraverso i segnali del sistema nervoso o alla circolazione sanguigna attraverso i polmoni. Possono stimolarci, rilassarci, lenire il dolore, contribuire al buon funzionamento degli organi e procurare benessere risvegliando sensazioni ormai assopite. 

CIA_0605.jpg

Le note aromatiche

Gli oli essenziali si possono dividere tra loro in base alle note aromatiche di testa, cuore e di base. Il criterio in base al quale viene assegnata la nota aromatica, è la persistenza della profumazione dominante. Con questo sistema si miscelano gli oli essenziali, si compongono i profumi e se ne descrivono le caratteristiche. 

Il vantaggio di miscelare vari oli essenziali è che si possono avere diversi effetti con una sola miscela. Ad esempio, per l’acne, si miscela la lavanda (per contrastare i batteri che causano irritazione sulla superficie della pelle), il cedro (per diminuire la produzione di sebo della pelle e il metabolismo della pelle), la camomilla (per superare lo stato infiammatorio) e l’angelica che, agendo sugli aspetti psicologici, aiuta a ritrovare l’autostima e la sicurezza in sé stessi.

Le note aromatiche ci aiutano anche a scegliere l'olio essenziale a noi più adatto. Molte volte un olio essenziale è già in sé una miscela completa che contiene l’intera gamma degli aromi. La rosa è un buon esempio perché ha note di testa, di cuore e di base.

bottom of page